ALn 990 Scala N
Un po' di storia
Alla fine del secondo conflitto mondiale che aveva arrecato danni gravissimi alle infrastrutture ferroviarie si prospettò l’esigenza di un rilancio del trasporto passeggeri veloce e confortevole sulle linee della rete complementare in cui l’armamento, in condizioni tutt’altro che ottimali, non permetteva l’uso di materiale ordinario adatto.
Ci si rivolse di nuovo al settore automotrici che permettevano con il loro basso peso assiale la circolazione in rango “B”. Si cercò inoltre di progettare un mezzo che potesse essere accoppiato, nei percorsi lunghi con differente sistema di trazione, anche alle nuove elettromotrici del gruppo 840 e quindi dotato di mantici e pedane accoppiabili per l’intercomunicazione. Fu così che si sviluppò il progetto della grande automotrice ALn 990. Nel 1947 venne perfezionato l’ordine alle due grandi aziende Fiat e OM per una fornitura di 24 automotrici la prima e di 39 la seconda. Come da norma di catalogazione, le ALn Fiat furono immatricolate come serie 1000 e le OM come serie 3000. Le due prime unità Fiat, ALn 990.1001 e 1002, furono consegnate nell’estate del 1950 e provate sulla linea Milano-Venezia. Via via che venivano consegnate, furono assegnate al deposito locomotive di Torino, poi di Treviso e infine di Palermo. In seguito tutto il gruppo delle Fiat, dal 1964 in poi, venne trasferito in blocco al deposito di Palermo ove rimase fino alla fine impiegato per treni a percorrenza medio-lunga e di livello. Le macchine OM vennero consegnate negli anni tra il 1950 e il 1953 ed assegnate in vari depositi della Toscana e del centro-nord dove all’inizio vennero utilizzate per servizi di una certa importanza ma gradualmente decaddero ad effettuare treni locali e regionali.
Nei primi anni di esercizio le ALn 990 trainarono treni di un certo prestigio, rapidi come il Palermo-Catania e il Palermo-Trapani, e direttissimi come La freccia delle Dolomiti, tra Milano e Calalzo, il Palermo-Catania-Siracusa che attraversava cinque province, o il diretto Milano-Aosta-Pré-Saint-Didier. Con le elettrificazioni e l’entrata in servizio dei rotabili più versatili del gruppo ALn 668 pian piano le grandi automotrici vennero relegate a servizi sempre meno adatti e a carattere locale per essere in buon numero accantonate già alla fine degli anni settanta.
(Notizie tratte da Wikipedia)