Plastico di Rivarolo
Chi segue da tempo i miei lavori su questo sito sa che avevo iniziato, e portato a buon punto, un plastico ovale, ma adesso, le mie esigenze sono cambiate. Ho scoperto l’auto costruzione e i mezzi in ottone sono pesanti e talvolta con passi lunghi, perciò hanno bisogno di curve ampie e pendenze dolci. Tali caratteristiche non si addicono ad un ovale, quindi mi sono trovato a dover fare una scelta: o continuavo a costruire mezzi senza poterli far circolare tutti, o cambiavo il mio concetto di plastico. Ho iniziato a pensare ad un plastico modulare. Il soggetto sarà sempre lo stesso, il nodo di Genova Rivarolo , ma questa volta, grazie ai moduli potrò fare tutto in scala vera. Prima, la limitazione a m. 2,10 mi imponeva una stazione cortissima con marciapiedi che erano lunghi come una locomotiva e una carrozza, ora saranno lunghi un metro e venti. Il progetto iniziale prevede 4 moduli che partono dal bivio per la succursale dei Giovi e arrivano oltre i ponti che passano sopra la linea in uscita dalla stazione. Poi, se e quando ci riuscirò, vorrei prolungare verso Genova e fare il deposito locomotive. Inserire la deviazione per il Campasso con il grosso scalo. E infine prolungare la linea verso i Giovi con la stazione di Pontedecimo che mi è sempre piaciuta molto. Detto così mi sembra una mole di lavoro che non riuscirò mai a portare a termine, ma avendo intenzione di finire ogni modulo prima di iniziarne uno nuovo… dove arrivo arrivo.
Altra cosa che mi propongo di fare é quella di eseguire il plastico con lo stesso rigore realistico che si applica alla costruzione dei rotabili. Non più fantasia, ma documentazione fotografica. Anche se qualche licenza sono convinto che me la prenderò.
Il plastico sarà adeguato alle norme ASN così che, magari, un giorno, lo potrei portare a qualche esposizione e collegarlo ai moduli dell’associazione.