Piegare a 90° i longheroni del telaio 1 assicurandosi che sia perfettamente allineato.
Quindi, seguendo le incisioni, si piegano anche i pezzi delle estremità lasciando il gradino piatto. Saldare con piccoli punti sottili le parti piegate per irrobustirle. Però, prima di saldare, staccare il telaio 2 e controllare che entri bene tra le parti piegate, diversamente si avranno difficoltà una volta bloccate. E’ anche importante fare delle saldature molto sottili che non costituiscano ostacolo al telaio 2 per farlo aderire bene al telaio 1. Una volta che si sono consolidate queste parti, con molta prudenza si piega il gradino. Se la saldatura è forte non si staccherà.
Il telaio piegato e saldato.
Una delle estremità finita. Ora si può posizionare il telaio 2 sotto al telaio 1 e saldarlo curano l’allineamento dei fori.
Ora si devono saldare 2 dadi da 1,4 mm nelle apposite asole del pezzo 5, i dadi, naturalmente, vanno saldati in modo ben solido per evitare distacchi quando il modello sarà finito.
Si piegano le alette.
Dopo aver piegato le alette, si incastrano nelle asole del telaio in corrispondenza dei fori per i carrelli e si saldano. Il progettista raccomanda di non molare la parte delle alette che spunta sull’altro lato del telaio perché servirà come battuta del cinematismo del gancio.
A sinistra le casse delle batterie dell’illuminazione 3. A destra le casse delle battere del riscaldamento.
Piegate le casse delle batterie dell’illuminazione 3 e del riscaldamento 4 si devono saldare alla parte sottostante il telaio servendosi delle apposite asole. Le casse delle batterie hanno un solo lato inciso ed è evidente che questo va all’esterno. Quelle del riscaldamento hanno entrambi i lati incisi, quello esterno è quello raffigurato nella foto.
I serbatoi sono microfusioni. Hanno dei perni per il corretto posizionamento. Purtroppo, nel mio modello, quello più grande ha i perni non ben allineati e una volta inseriti nei fori rimane un po’ storto. Ho provato ad allargare i fori per creare il gioco necessario a raddrizzarlo, ma l’operazione è riuscita solo in parte. So che tanti preferiscono le microfusioni, soprattutto per comodità. Io no, avrei preferito un serbatoio da costruire con il lamierino arrotolato e le fascette saldate (tipo Malinverno nella 626, per intenderci). Per saldare le microfusioni si deve scaldare molto il pezzo e per non rischiare distacchi ho dovuto coprire molte parti con cotone bagnato.